A volte capita che le storie si intrecciano incontrandosi in
luoghi inusuali senza nemmeno che le persone si conoscano… uno di questi posti
è sicuramente lo studio di uno psicoterapeuta. Succede così che al termine della
giornata riesci quasi a darci titolo al film che hai girato assieme ai tuoi
clienti. Oggi è stata la giornata del “non ho posto”: non ho posto nel mio
cuore, non ho posto nella mia mente, non ho posto tra le mie amicizie, non ho
posto nel mio armadio! Se nel caso di un armadio è necessario eliminare qualche
vecchio vestito (e assieme a lui una parte di chi siamo stati!) negli altri
casi non dobbiamo buttare via niente o nessuno, nemmeno stringere lo spazio
degli altri inquilini o collocarli sopra-sotto secondo una gerarchia. Chiedetelo
ad un genitore che ha deciso di avere il secondo figlio…teme di togliere amore
al primogenito o ancora, chiedetelo ad un’amica che teme di perdere l’amore
della compagna di una vita perché questa si sposa.
Quanto amore abbiamo a disposizione? Quale successione di nucleotidi
determina la capienza del nostro “cuore”? dove troviamo la spia di “esaurimento
risorse affettive”?
Perché non sappiamo rispondere a queste domande?…eppure
l’idea di poter perdere l’amore di una persona o riversare meno amore in una relazione
ci fa paura, ci fa soffrire, ci impedisce di cambiare, di uscire da una
situazione anche se divenuta insostenibile.
L’amore di cui siamo capaci non aumenta e non diminuisce,
non si congela e non evapora, l’amore
siamo noi: ciò che diamo agli altri, non il tempo che gli dedichiamo; ciò
che proviamo quando guardiamo negli occhi il nostro amico e sentiamo che ci ha
già capito, non il regalo che ci ha comprato; la risata per una cosa sciocca,
non la spettacolarizzazzione sui social network …
Al prossimo film…
Dott.ssa Federica Cozzi
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