giovedì 29 maggio 2014

L'anima vola....

L’anima vola…
Rientro da una giornata di lavoro, di corsa, come sempre, salgo in macchina…i pensieri si accavallano cose fatte, cose da fare, cose tralasciate, cose posticipate,…poi una canzone mi riporta al SIGNIFICATO del mio agire lavorativo…
L’anima vola
le basta solo un po’ d’aria nuova…
Ho appena lasciato un gruppetto di anziani con decadimento cognitivo con cui ho iniziato da poco un percorso nuovo per loro e, come sempre, anche per me! Un po’ d’aria nuova e l’anima ricomincia a volare… “dottoressa, Questa (il gruppo) è la mia oasi”
Non mi portare niente
mi basta fermare insieme a te un istante
e se mi riesce
poi ti saprò riconoscere
anche tra mille tempeste
La persona con demenza non ricorda il tuo nome, né da dove vieni, né quando dovreste incontrarvi; la persona con demenza non ti chiede come stai, non si preoccupa per te, non chiede di te se ti assenti… ma ti riconosce se riesci a fermare insieme a lei quell’ istante che dà senso alla sua giornata, in cui viene riconosciuta come persona di valore, veramente e sinceramente importante per te. Passo accanto ad E. la guardo negli occhi, le sorrido. “Signorina, io dovrei conoscerla, ma…” mi prende la mano. “sì E. sono qui per lei”, i suoi occhi diventano lucidi e sorridono.
L’anima vola
E' lei che si perde
Poi si ritrova
La persona con demenza si perde nei luoghi della memoria, ieri è oggi, oggi è un futuro che non conosce, che la spaventa…tu gli sei accanto non per riorientarlo nel tempo, perché sappia che oggi è il 28 maggio 2014 (o non solo!) come ti dicono i manuali di riabilitazione neuropsicologica, gli sei accanto perché la sua anima si ritrovi in un luogo sicuro, dove i suoi sentimenti sono rispettati, ascoltati, compresi ed accettati, perché quelli non sono temporalmente e spazialmente collocati, quelli sono vissuti e basta. S.ricorda e piange e il pianto mangia le parole…nessuno le chiede cosa sta dicendo, il gruppo lascia spazio e tempo. Poi E. interviene “che bello avere ancora emozioni e commuoversi ricordando”

E come balla
Quando si accorge che sei lì a guardarla
Le anime dei miei pazienti ballano! Questa è l’immagine più vera e realistica di ciò che accade nel gruppo…e sapete come faccio? Li guardo con reale interesse, cercando di sintonizzarmi sui loro passi di danza: all’inizio seguivo E. nel suo valzer lento, R. nel suo tango, R. nel suo cia cia cia, S. nella sua mazurca, M. nel suo mambo, M. nel suo stare seduta in attesa dell’invito…ora tutte le anime ballano insieme, a turno si segue il ritmo dell’uno o dell’altro, e tutti abbiamo imparato a volare! Perché l’anima vola mica si spegne, neanche a 90 anni, neanche con la demenza…

Buon ballo e buon volo, anime!

Dott.ssa Federica Cozzi

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